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Il contenuto dei Report è variabile e dipende dalla specifica tipologia di informazioni richieste.
Per maggiori dettagli consulta la pagina informativa del portale Report e Visure.
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I Report vengono generati utilizzando informazioni delle Camere di Commercio (visure camerali ordinarie e storiche, banca dati soci, schede persona e società), informazioni economico-finanziarie (bilanci IV direttiva CEE), informazioni su eventi negativi (pregiudizievoli, protesti, procedure concorsuali).
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La tipologia di Report richiesto dipende dalle esigenze informative associate alla decisione da prendere.
In generale si fornisce una gamma molto ampia di rapporti informativi, consentendo di individuare sempre il Report desiderato. Inoltre, i processi sono strutturati per inibire la richiesta di Report non adeguati alla forma giuridica dell’impresa (ad esempio non è possibile richiedere un Report che preveda l’elenco dei soci per una ditta individuale).
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Un Report è un documento composto da più documenti ufficiali, provenienti da fonte pubblica, finalizzato alla descrizione e alla valutazione di una controparte.
Generalmente, un Report può essere utilizzato per valutare un affidamento, dei nuovi fornitori e, in generale, l'affidabilità commerciale di una controparte per lo sviluppo del proprio business.
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La Denominazione è il nome dell'azienda, come iscritto in CCIAA (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) e risultante sulla Visura Camerale.
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È una classificazione delle attività produttive adottata dall'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) per rilevare dati di natura economica.
Con il codice Ateco, nei Report viene rappresentato il settore produttivo in cui opera l’azienda.
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Il documento da esibire per completare la richiesta di un'Identità Digitale è la Tessera Sanitaria.
La mancata accettazione del tesserino del Codice Fiscale (sia esso nella versione cartacea che plastificata) è dovuto a quanto previsto nell'art. 7 del Regolamento recante le Modalità Attuative per la realizzazione dello SPID emanate dall'Agenzia per l'Italia Digitale (in base alle previsioni dell'art.4, comma 2, DPCM 24 ottobre 2014).
In particolare, l'art. 7 (Identificazione a vista del soggetto richiedente) prevede che:
Nel caso di identificazione a vista del soggetto richiedente presso le sedi allo scopo individuatesi procede con l’acquisizione del modulo di richiesta di adesione in formato cartaceo compilato e sottoscritto dall’utente e con l’esibizione di un valido documento di identità. Nel caso in cui il soggetto richiedente sia una persona giuridica, deve essere fornita la visura camerale attestante i poteri di rappresentanza conferiti alla persona fisica che sottoscrive e presenta l’istanza. Il rappresentante legale dovrà a sua volta essere identificato tramite un valido documento d’identità. L'operatore che effettua l’identificazione accerta l'identità del richiedente tramite la verifica di un documento di riconoscimento integro e in corso di validità rilasciato da un’Amministrazione dello Stato, munito di fotografia e firma autografa dello stesso e controlla la validità del codice fiscale verificando la tessera sanitaria anch’essa in corso di validità. Se i documenti esibiti dal richiedente risultano carenti delle caratteristiche di cui sopra, deve esserne esclusa l’ammissibilità e il processo di iscrizione deve essere sospeso o bloccato fino all’esibizione di documenti validi e integri.
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Contrariamente a quello che puoi immaginare, il doppio pagamento del rinnovo di un servizio (a volte anche triplo) è meno infrequente di quanto si possa pensare. A volte si effettua il rinnovo e poi, a distanza di tempo, si esegue di nuovo il pagamento rendendosi conto dell'errore solo quando arriva il report della banca.
Considera poi che InfoCert, in fase di rinnovo di un servizio (caselle Legalmail, Dike GoSign Business, Legalinvoice, tanto per citarne alcuni) permette di selezionare un numero di annualità superiore ad 1 e di rinnovare il servizio per 2, 3 o più anni. Questo comporta che il doppio pagamento effettuato per errore, in mancanza di altre istruzioni da parte del Cliente, venga interpretato come richiesta di un rinnovo per un numero di annualità superiore a 1.
Qualora decidessi di accettare l'estensione di rinnovo, non occorre che tu faccia nulla se non prendere nota della data di scadenza del servizio e, al momento opportuno, rinnovarlo.
Se, al contrario, desideri recuperare l'importo doppio versato erroneamente puoi farlo ricorrendo al form Richiedi un Rimborso. Dopo aver** indicato il servizio** per quale si richiede il rimborso, che l'acquisto effettuato è stato fatto per un rinnovo e che il servizio è attivo al momento dell'acquisto, seleziona il motivo del rimborso Acquisto doppio. Successivamente, inserisci nel form i dati richiesti che permetteranno una veloce gestione della tua richiesta.
Il rinnovo dei certificati digitali non comporta questo rischio poiché la loro validità può essere estesa solo per i tre anni successivi alla data di rinnovo.
Prima di tutto occorre accordare fiducia (trustare) alla Certification Authority che ha rilasciato il certificato. Segui questi passaggi:
Il passo successivo consiste nell'importazione del certificato webserver ottenuto dalla Certification Authority. Segui questi passaggi: