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Se desideri scaricare le tue fatture passive devi accedere alla sezione Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate. In particolare, alla voce Fatture elettroniche e altri dati IVA disponibile all'interno dell'area Consultazione.
I possibili sistemi di accesso al sito sono attraverso il Codice Fiscale/Codice Entratel e Password, le credenziali SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per maggiori dettagli, consulta la Guida al servizio web "Fatture e Corrispettivi" dell'Agenzia delle Entrate.
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Accedi alla sezione Impostazioni, raggiungibile selezionando Gestisci caselle e individua l'opzione Visualizza la fattura in modalità.... L'app Legalmail ti da la possibilità di scegliere tra due opzioni di visualizzazione: Infocert o Pubblica Amministrazione.
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La fattura elettronica è un file XML contenente i dati della fattura in una forma di non semplice lettura da parte della maggioranza degli utenti.
Al fine di permettere una lettura che si avvicini il più possibile a quella delle classiche fatture, Sogei mette a disposizione un visualizzatore che utilizza un foglio di stile (style sheet) e permette anche la stampa in formato PDF.
La funzionalità è disponibile sul portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate.
Lo strumento permette anche la visualizzazione di fatture firmate CAdES, pertanto con estensione .p7m.
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Premesso che solo la fattura elettronica veicolata tramite il SdI è quella rilevante ai fini delle disposizioni fiscali oltre che civili, è sempre possibile, anche se del tutto superfluo, continuare ad inoltrare al cliente anche la fattura pdf via mail.
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Se si emettono fatture nei confronti di clienti esteri, potrebbe essere necessario prevedere questo tipo di gestione della numerazione visto che l’obbligo della fatturazione elettronica è previsto solo in Italia.
Quindi sì, è possibile ma chi redige la fattura ha l'onere di ricordarsi il salto legato alla fattura emessa nei confronti dei clienti esteri e variare il numero della fattura in emissione.
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Verifica di aver attivato il servizio aggiuntivo Template PDF e di averlo opportunamente configurato facendo attenzione alle caratteristiche delle fatture pdf emesse dal tuo gestionale.
A questo punto sei in grado in inviare fatture pdf lasciando che Legalinvoice PRO le trasformi in altrettanti tracciati xml.
Per maggiori dettagli, consulta la Guida alla gestione dei formati pdf e xml delle fatture.
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Le possibili abilitazioni offerte dal servizio di delega Legalinvoice sono numerose. Ad esempio:
Le nuove modalità di invio delle fatture, ora in modalità elettronica, hanno un'evidente ricaduta nel rapporto tra InfoCert ed i suoi Clienti. Dal 1° gennaio 2019, infatti, le fatture devono rispondere alle specifiche della fatturazione elettronica che prevede la disponibilità di alcuni dati non sempre presenti nelle anagrafiche dei Clienti, specialmente se si sono registrati precedentemente al 1° gennaio.
Comprenderai quindi, che l'inserimento dei dati di fatturazione corretti è di fondamentale importanza per InfoCert ma anche per la tua attività. Infatti, dati errati implicano una fattura errata. Considerando la trasmissione elettronica e i tempi di lavorazione scadenzati dal Sistema di Interscambio si corre il rischio di non poter intervenire nei tempi giusti per una corretta gestione.
Se sei un nuovo Cliente ti basterà seguire le indicazioni fornite per la tua attività durante la prima registrazione; se sei già un Cliente InfoCert in occasione del primo ordine utile ti verrà chiesto di arricchire i Dati di Fatturazione con quelli mancanti.
In questo secondo caso, accedi all'Area Clienti con le credenziali di accesso al Negozio InfoCert. Seleziona la funzione Account e poi, all'interno della pagina, individua la sezione dedicata ai Dati di Fatturazione e procedi con un clic sul pulsante Modifica.
Ti troverai nella pagina dedicata alla modifica dei dati di fatturazione: correggi o integra quanto necessario.
Ecco allora, caso per caso, un elenco dei dati necessari perché InfoCert emetta una fattura elettronica corretta nei tuoi confronti. Individua la tua attività, verifica se è previsto che tu fornisca una P. IVA o meno, verifica di aver fornito l'indirizzo PEC o in alternativa il Codice Destinatario e aggiorna la tua scheda in base alle nuove necessità.
Sono presenti e sono obbligatori i seguenti campi:
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La normativa vigente prevede l'obbligo di conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche.
Occorre tenere presente che le fatture sono corredate delle ricevute di presa in carico e accettazione del Sistema di Interscambio, il sistema di Sogei che accentra il processo di trasmissione delle fatture instradandole verso il destinatario.
Queste ricevute sono documenti informatici a valore legale e vanno conservate insieme alla fattura.
Oltre a queste, nei casi in cui il colloquio con il SdI avvenga a mezzo PEC, potrebbero esserci anche le ricevute del sistema di PEC da conservare insieme alla fattura. Si evidenzia però che l'obbligo formale di conservazione digitale riguarda le fatture e non anche le notifiche.
La suite dei servizi Legalinvoice include la conservazione digitale sia della fattura che delle notifiche.
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Individua la cartella personale Fatture Elettroniche, apri il dettaglio dell'email di cui vuoi salvare il contenuto e seleziona l'opzione Scarica Fattura tra quelle messe a disposizione dal menu accessibile con il pulsante posizionato in alto a destra.
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Sì, è possibile ricevere le fatture sulla PEC ed utilizzare Legalinvoice START solo per la compilazione e l’invio delle fatture.
Ti consigliamo di registrare presso l'Agenzia delle Entrate la tua casella PEC come indirizzo telematico per la ricezione delle fatture elettroniche.
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Per le Pubbliche Amministrazioni dotate di solo Codice Fiscale è possibile il popolamento del solo campo Codice Fiscale.
InfoCert consiglia di non valorizzare il campo Partita IVA poiché si è rilevato che alcune Pubbliche Amministrazioni rigettano le fatture così compilate.
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Forse ti sarà sfuggito, ma se utilizzi una casella con formato Bronze, la possibilità di provare il servizio Fatture BtoB che permette di visualizzare direttamente in formato pdf le fatture allegate ad un messaggio di posta certificata, è scaduta il 30 giugno 2019.
Se desideri continuare a utilizzare la funzionalità Fatture BtoB ti confermiamo che è necessario modificare la tua casella, trasformandola in una con formato Silver o Gold.
Una volta eseguito il passaggio potrai riprendere a visualizzare le fatture ricevute direttamente in formato pdf.
Per quelle che eventualmente ti fossero arrivate nel periodo che intercorre tra il 30 giugno e la data di aggiornamento del formato casella, basterà spostarle manualmente all'interno della cartella Fatture.
Per maggiori dettagli, consulta il video Come attivare la funzione Fatture BtoB.
Legalinvoice PRO può ricevere lotti di 120/150 fatture, con un limite dimensionale complessivo di 1.5 GB.
Entro la fine dell'anno sarà possibile effettuare l’import di file .zip con un conseguente sensibile miglioramento di questi limiti.
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La fattura si considera regolarmente emessa** solo nel momento in cui il Sistema di Interscambio ha accettato la fattura stessa**.
La Circolare n.1 del 31.03.2014 del Ministero dell'Economia e delle Finanze si chiarisce che la fattura può considerarsi emessa ai sensi della normativa fiscale anche nel caso in cui il Sistema di Interscambio notifichi all'emittente un messaggio di mancata consegna del documento.
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Il canone corrisposto per i servizi della suite Legalinvoice comprende la conservazione sostitutiva delle fatture inviate e ricevute tramite il sistema per un periodo di 10 anni.
Nel caso in cui tu decida di non rinnovare il canone di abbonamento, potrai procedere con il download di quanto inviato in conservazione tramite l'apposita funzione disponibile all'interno dell'applicazione, prima del termine del servizio.
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L'acquisto di un servizio (o bene intangibile come ad es. il rinnovo di una casella Legalmail, un pacchetto di marche temporali, ecc.) conduce all'emissione di una fattura caratterizzata da un codice le cui prime quattro cifre sono 1194 seguite da ulteriori sei cifre.
L'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica (1° gennaio 2019) ha profondamente trasformato le modalità con le quali un'azienda trasmette ai propri clienti il documento fattura, ora veicolato attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate.
Questo significa che, in base al tuo profilo (privato, azienda, ecc.) avrai strumenti diversi per recuperare la fattura inviata da InfoCert.
Se sei un acquirente dotato di Partita IVA potrai ricevere le fatture emesse da InfoCert via PEC o via Codice Destinatario in base a quanto avrai dichiarato all'Agenzia delle Entrate. In alternativa, puoi sempre ricorrere al tuo Cassetto Fiscale.
Se sei un acquirente privato, troverai le fatture all'interno del tuo Cassetto Fiscale raggiungibile mediante il portale dell'Agenzia delle Entrate.
Ad ogni buon conto, InfoCert ti mette a disposizione la copia di cortesia della fattura. Potrai recuperarla accedendo all'Area Clienti del Negozio InfoCert, all'interno della pagina Ordini e fatture.
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In presenza di fatture sia elettroniche che analogiche, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che i contribuenti non hanno l’obbligo di tenere registri sezionali separati ai fini della registrazione e della conservazione delle fatture stesse.
Pertanto, come contribuente dovrai porre attenzione al fatto che la fattura abbia una data di emissione e un numero progressivo che la identifichi in modo univoco.
A tale proposito, sempre l’Agenzia delle Entrate, nella Risoluzione 1/E del 10 gennaio 2013 chiarisce che l’identificazione univoca delle fatture “è compatibile … con qualsiasi tipologia di numerazione progressiva che garantisca l’identificazione univoca della fattura, se del caso, anche mediante riferimento alla data della fattura stessa” ... “Ad esempio, fermo restando l’obbligo di indicare in fattura la data, si ritengono ammissibili le seguenti modalità di numerazione progressiva all’interno di ciascun anno solare: Fatt. n. 1, Fatt. n. 2 …; Fatt. n. 1/2013 (oppure n. 2013/1), Fatt. n. 2/2013 (oppure n. 2013/2).”
Questo non esclude la possibilità di utilizzare comunque sezionali separati per motivi pratici. Sulle modalità di creazione di un sezionale/partitario separato rivolgiti al tuo commercialista/consulente d'azienda.
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Se desideri visualizzare e/o scaricare in locale le notifiche per le fatture attive devi accedere alla sezione Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate. In particolare, alla voce Monitoraggio delle ricevute dei file trasmessi disponibile all'interno dell'area Consultazione.
I possibili sistemi di accesso al sito sono attraverso il Codice Fiscale/Codice Entratel e Password, le credenziali SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per maggiori dettagli, consulta la Guida al servizio web "Fatture e Corrispettivi" dell'Agenzia delle Entrate.
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Se le condizioni di invio della fattura sono quelle descritte, dovrai inserire in fattura il codice 0000000 e compilare il campo Codice Fiscale.
Successivamente, dovrai consegnare al privato una copia della fattura elettronica via mail o in modalità cartacea, comunicando che l’originale è a disposizione nella sua area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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L’emissione delle fatture elettroniche nei confronti dei consumatori sprovvisti di P. IVA prevede l'uso, obbligatorio, del Codice Fiscale.
Le aziende, quindi, **devono trasmettere le fatture verso i consumatori finali **(B2C) tramite lo SdI utilizzando l’indirizzo telematico del consumatore (PEC), se noto, e il valore 0000000 nel campo Codice Destinatario. Se il consumatore non dispone di indirizzo PEC, lo SdI recapiterà la fattura elettronica mettendola a disposizione nella sua area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate.
Il fornitore ha l’obbligo di segnalare al consumatore che la copia originale della fattura è presente in quest'area e gli consegna una copia informatica (via mail ordinaria) o analogica della fattura elettronica.
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Non ti è richiesto di avere un tuo sistema di conservazione a norma poiché la suite dei servizi Legalinvoice comprende la conservazione delle fatture e delle ricevute presso il data center InfoCert.
Il servizio di conservazione a norma di InfoCert non richiede l'installazione di alcun software sui tuoi sistemi e anche l'esibizione a fronte di ispezione di pubblici ufficiali avverrà tramite l'applicazione InfoCert Legalinvoice.
Se al contrario disponi di un tuo servizio di conservazione, potrai scaricare le fatture e le ricevute e provvedere a conservarle come preferisci, in ogni caso InfoCert manterrà il servizio di conservazione delle fatture.
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Sì, certamente. La fattura in formato .xml generata dall’importazione di un file .pdf può essere integrata come se fosse stata inserita manualmente. Di conseguenza è possibile aggiungere allegati o inserire informazioni aggiuntive come il Codice Destinatario o l'indirizzo PEC.
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Tutte le utenze Legalinvoice PRO dispongono della funzionalità che permette di caricare e conservare le fatture elettroniche trasmesse con altri servizi di fatturazione elettronica (ad esempio quelle generate dal portale di GSE).
La funzionalità di caricamento e invio in conservazione delle fatture elettroniche è fornita senza oneri aggiuntivi per il cliente.
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L'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica (1° gennaio 2019) ha profondamente trasformato le modalità con le quali un'azienda trasmette ai propri clienti il documento fattura, ora veicolato attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate.
Questo significa che, in base al tuo profilo (privato, azienda, ecc.) avrai strumenti diversi per recuperare la fattura inviata da InfoCert.
Se sei un acquirente privato, troverai le fatture all'interno del tuo Cassetto Fiscale raggiungibile mediante il portale dell'Agenzia delle Entrate.
Se sei un'acquirente dotato di Partita IVA, avrai a disposizione comunque il tuo Cassetto fiscale ma, in base a quanto avrai dichiarato all'Agenzia, potrai ricevere le fatture emesse da InfoCert via PEC o via Codice Destinatario.
Ad ogni buon conto, InfoCert ti mette a disposizione la copia di cortesia della fattura. Potrai recuperarla accedendo all'Area Clienti del Negozio InfoCert, all'interno della pagina Ordini e fatture.
La fattura è visualizzabile con Adobe Reader, versione 8 o superiori (scaricabile gratuitamente dal sito www.adobe.it).
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Per prima cosa verifica sul portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate se, per le fatture di interesse, sono presenti Notifiche e la loro tipologia.
Se le notifiche sono di tipo Consegnato o Impossibilità di Recapito (mancata consegna) significa che le fatture sono state emesse correttamente e si può procedere con la registrazione.
Se le notifiche sono di tipo Scarto significa che le fatture non sono emesse. In questo caso dovrai scaricare la Notifica di scarto, evitando di rinominarla, e segnalare il caso al Customer Care InfoCert fornendo quanti più dettagli di riferimento possibili: user, P. IVA dell'azienda cedente, numero e data del documento.
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Dopo aver selezionato il comando Inserisci Fattura e proseguito con un clic sul pulsante Compila, avrai a disposizione le funzioni che consentono l'inserimento della fattura.
Il campo Descrizione, deputato a raccogliere la descrizione della natura e della qualità dell'oggetto della cessione/prestazione in favore della PA, si trova all'interno della sezione Righe Fattura. E' un campo obbligatorio con una lunghezza massima, stabilita dalle specifiche tecniche ministeriali, di 100 caratteri. La descrizione fornita al suo interno riguarda la singola riga della fattura.
Qualora si rendesse necessario aggiungere ulteriori informazioni sulla fattura, si può ricorrere al campo Causale, presente nel gruppo di valori relativi alla fattura disponibili nella sezione Testata. Il campo Causale, che è facoltativo, ha una lunghezza massima di 200 caratteri.
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La data di ricezione di una fattura passiva è la data in cui il Sistema di Interscambio consegna la fattura al destinatario.
Visto che stai utilizzando Legalinvoice PRO, cioè un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo FTP, la data di ricezione rappresenta il momento in cui termina con successo la trasmissione del supporto e dei dati relativi alla fattura al tuo indirizzo telematico cioè alla struttura informatica di InfoCert. A quel punto, supporto e dati vengo trattati da Legalinvoice PRO e ti vengono messi a disposizione tra i Documenti ricevuti dell'area Ricezione.
Questo significa che tra la data ricezione e la data in cui tu riuscirai a visualizzare la fattura potrebbe esserci una piccola differenza.
La data ricezione di una fattura passiva però, rappresenta il valore ufficiale ed è questa la data che devi prendere in considerazione ai fini della detrazione dell’IVA.
Nei casi di mancata consegna di una fattura, il SdI notifica l'evento a chi ha emesso la fattura. Secondo quanto stabilito dalla legge, chi emette la fattura non consegnata deve comunicartelo suggerendo di recuperarla dalla tua area riservata sul portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate. In questo caso, la fattura risulterà consegnata solo nel momento in cui ne prenderai visione sul portale, poiché la piattaforma memorizza la data di consultazione. Fino a quel momento anche se la fattura viene anticipata in modo cartaceo/PDF, l'IVA non è detraibile.
La fattura emessa può essere inviata al SdI entro la scadenza della liquidazione IVA.
Questo significa che se operi in regime mensile potrai inviare le fatture del mese (di qualsiasi giorno ) entro il 15 del mese successivo mentre se operi in regime trimestrale la scadenza dell'invio è il 15 del trimestre successivo.
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Le fatture passive inviate dai tuoi fornitori vengono rese disponibili all'interno di Legalinvoice se sono vere le seguenti condizioni:
In questo secondo caso, è importante verificare la data di registrazione della fattura: quelle ricevute prima della comunicazione non hanno potuto essere trattate con il sistema di canalizzazione prioritaria.
Una volta verificato che le fatture sono presenti nel sito Fatture e Corrispettivi e che è confermata una delle due condizioni sopra descritte, avrai la certezza che le fatture passive saranno messe a disposizione di Legalinvoice. Pertanto, potrai scaricare il documento di interesse dal sito Fatture e Corrispettivi e acquisirlo nel gestionale.
Destinatario: in ambito PEC, indica l'utente che si avvale del servizio di Posta Elettronica Certificata del Gestore o di altro gestore di Posta Elettronica Certificata per la ricezione di documenti prodotti mediante strumenti informatici. In ambito di Conservazione, identifica il soggetto/sistema al quale il documento informatico è indirizzato.
La versione Legalinvoice PRO mette a disposizione le funzionalità di importazione puntuale e multipla dei dati di fattura a partire dai file XML generati dai gestionali che supportano questa funzionalità.
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Se desideri associare la tua P. IVA al Codice Destinatario InfoCert XL13LG devi accedere alla sezione Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate. In particolare alla voce Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche disponibile all'interno dell'area Fatturazione Elettronica.
I possibili sistemi di accesso al sito sono attraverso il Codice Fiscale/Codice Entratel e Password, le credenziali SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per maggiori dettagli, consulta la Guida al servizio web "Fatture e Corrispettivi" dell'Agenzia delle Entrate.
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Se desideri ricevere le tue fatture passive su Legalinvoice devi associare la tua P. IVA al Codice Destinatario InfoCert XL13LG, accedendo alla sezione Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate.
I possibili sistemi di accesso al sito sono attraverso il Codice Fiscale/Codice Entratel e Password, le credenziali SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per maggiori dettagli, consulta la Guida al servizio web Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate.
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Nelle fatture destinate alla PA devono essere indicate tutte le seguenti voci:
Inoltre, nel campo Esigibilità' IVA va indicata, selezionandola tra quelle presenti nell'elenco, la voce Scissione dei pagamenti mentre nel campo Rif. Normativo la voce art. 17-ter, D.P.R. n. 633/1972.
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L’applicazione che stai utilizzando è disponibile in modalità 24/7 così come la funzione di invio al Sistema di Interscambio. Inoltre, la trasmissione delle fatture non è schedulata automaticamente ma sei tu a decidere quando effettuarla.
Di conseguenza, le fatture sono inviate quando indichi all'applicazione di farlo, anche se si tratta di un giorno festivo.
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L'emissione di una fattura verso un corrispondente estero è possibile e si possono seguire due strade:
In ogni caso, entro la fine del mese successivo dovrai trasmettere l’esterometro, di fatto il vecchio spesometro limitato però alle sole operazioni con l’estero.
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Quando il pagamento è effettuato con bonifico bancario sono necessari tra i 5 e i 7 giorni lavorativi per la chiusura automatica dell'ordine di acquisto (l'intervallo di tempo più lungo è necessario quando è prevista la spedizione di materiale). Pertanto, se ti trovi in questo arco temporale è normale che tu non abbia ancora ricevuto la fattura.
Inoltre, l'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica (1° gennaio 2019) ha profondamente trasformato le modalità con le quali un'azienda trasmette ai propri clienti il documento fattura, ora veicolato attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate.
Questo significa che, in base al tuo profilo (privato, azienda, ecc.) avrai strumenti diversi per recuperare la fattura inviata da InfoCert.
Se sei un acquirente privato, troverai le fatture all'interno del tuo Cassetto Fiscale raggiungibile mediante il portale dell'Agenzia delle Entrate.
Se sei un'acquirente dotato di Partita IVA, avrai a disposizione comunque il tuo Cassetto Fiscale ma, in base a quanto avrai dichiarato all'Agenzia, potrai ricevere le fatture emesse da InfoCert via PEC o via Codice Destinatario.
Ad ogni buon conto, InfoCert ti mette a disposizione la copia di cortesia della fattura. Potrai recuperarla accedendo all'Area Clienti del Negozio InfoCert, all'interno della pagina Ordini e fatture.
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L’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica implica la scomparsa della fattura accompagnatoria e la necessità di prevedere una modifica nella gestione di questo documento.
Un possibile comportamento da tenere, in attesa di chiarimenti ulteriori da parte dell’Amministrazione, può essere quello di emettere un documento di trasporto (DDT) per accompagnare la merce ed emettere una fattura elettronica differita.
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L'obbligo riguarda tutte le pubbliche Amministrazioni e l'elenco completo è disponibile sul sito dell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni (iPA) che costituisce l'archivio ufficiale contenente i riferimenti degli Enti Pubblici.
In particolare sono disponibili i codici identificativi degli Uffici destinatari di Fattura elettronica e la data di attivazione del servizio.
I dati presenti nell'iPA possono essere consultati tramite:
In base a quanto indicato negli allegati C e D del DM n. 55 del 3 aprile 2013, le Amministrazioni sono comunque tenute a comunicare ai fornitori il Codice Univoco dell'Ufficio destinatario di fattura elettronica e la data a partire dalla quale il relativo servizio di fatturazione elettronica è operativo per la ricezione della fattura.
Si evidenzia infine che nelle "Specifiche operative per l'identificazione univoca degli Uffici Centrali e Periferici, delle Amministrazioni, destinatari della fatturazione elettronica" emesso da AGID si riporta:
"per ciascun fornitore le Amministrazioni devono indicare l'elenco dei contratti vigenti specificando per ciascun contratto il Codice Univoco dell'Ufficio destinatario di fattura elettronica rilasciato dall'IPA e la data a partire dalla quale il servizio di fatturazione elettronica è operativo, con un preavviso di almeno 30 giorni solari rispetto a tale data".
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Per poter essere gestite correttamente dalla funzione Template PDF, le fatture e tutte le tipologie di documenti emessi dalla tua azienda (fatture regime ordinario, fatture estere, con ritenuta d’acconto, ecc.), devono:
Inoltre, all'interno delle fatture PDF devono essere:
Non ti resta che emettere le nuove fatture lasciando che Legalinvoice PRO trasformi quelle in formato .pdf prodotte dal tuo gestione in altrettanti tracciati xml compatibili con le caratteristiche delle fatture elettroniche.
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L'ente non profit (Onlus, società sportiva dilettantistica, culturale e ricreativa, di volontariato, di promozione sociale) che debba emettere fatture elettroniche nei confronti della Pubblica Amministrazione, e intenda farlo utilizzando Legalinvoice, deve essere in possesso della Partita IVA.
Il servizio Legalinvoice, infatti, è aderente alle disposizioni tecniche emanate dal Ministero e prevede la compilazione obbligatoria del campo Partita IVA.
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L'acquisto di un prodotto (o bene tangibile come ad es. un lettore di smart card, un dispositivo di firma, ecc.) conduce all'emissione di una fattura caratterizzata da un codice le cui prime quattro cifre sono 1198 seguite da ulteriori sei cifre.
L'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica (1° gennaio 2019) ha profondamente trasformato le modalità con le quali un'azienda trasmette ai propri clienti il documento fattura, ora veicolato attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate.
Questo significa che, in base al tuo profilo (privato, azienda, ecc.) avrai strumenti diversi per recuperare la fattura inviata da InfoCert.
Se sei un acquirente dotato di Partita IVA potrai ricevere le fatture emesse da InfoCert via PEC o via Codice Destinatario in base a quanto avrai dichiarato all'Agenzia delle Entrate. In alternativa, puoi sempre ricorrere al tuo Cassetto Fiscale.
Se sei un acquirente privato, troverai le fatture all'interno del tuo Cassetto Fiscale raggiungibile mediante il portale dell'Agenzia delle Entrate.
Ad ogni buon conto, InfoCert ti mette a disposizione la copia di cortesia della fattura. Potrai recuperarla accedendo all'Area Clienti del Negozio InfoCert, all'interno della pagina Ordini e fatture.
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Non è previsto alcun accreditamento al Sistema di Interscambio, o SdI, da parte dell'azienda.
Lo SdI può essere considerato un semplice postino che governa i processi di trasmissione delle fatture attive e ricezione di quelle passive.
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L’art. 1 comma 6 del Decreto Legislativo 5 agosto 2015 n. 127, così come modificato dalla legge 27 dicembre 2017 n. 205, riporta che in questi casi "i cessionari/committenti devono adempiere agli obblighi documentali ivi previsti mediante il Sistema di Interscambio".
Questo significa che i cessionari/committenti dovranno provvedere a generare in formato XML e trasmettere al SdI le fatture elettroniche (più precisamente le autofatture elettroniche) pervenute dal fornitore tramite altri canali, come per esempio in formato PDF allegato alla email.
La suddetta procedura consentirà al cessionario/committente di procedere alla detrazione dell’IVA e alla deduzione del costo fatturato, evitando le sanzioni di cui all’art. 6 comma 8 del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997 n. 471.
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La normativa di riferimento per le fatture elettroniche è la stessa del Decreto IVA pertanto, i cedenti/prestatori potranno inviare al SdI le fatture in formato XML senza specifici vincoli temporali tenendo presente che la data rilevante ai fini IVA è quella contenuta all’interno del file XML.
Unico vincolo, non normativo, è legato al fatto che il SdI può impiegare fino a cinque giorni dal ricevimento per rispondere sulla effettiva validazione della fattura e restituirne la notifica.
E’ pertanto sconsigliato inviare fatture a ridosso della scadenza della liquidazione IVA di riferimento.
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Sia la versione START che quella PRO di Legalinvoice prevedono la gestione dei sezionali.
Per aggiungere il nuovo sezionale accedi alla funzione Profilo Azienda posto in alto a destra sullo schermo e seleziona il comando di menu Numerazione e contatori.
In seguito, ogni volta che inserirai una fattura potrai scegliere il sezionale di riferimento e la numerazione assumerà automaticamente il valore progressivo per quello specifico sezionale.
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La data di ricezione di una fattura passiva è la data in cui il Sistema di Interscambio consegna la fattura al destinatario.
Visto che stai utilizzando Legalinvoice START, cioè un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo FTP, la data di ricezione rappresenta il momento in cui termina con successo la trasmissione del supporto e dei dati relativi alla fattura al tuo indirizzo telematico cioè alla struttura informatica di InfoCert. A quel punto, supporto e dati vengo trattati da Legalinvoice START e ti vengono messi a disposizione nell'area Fatture dei Documenti ricevuti rintracciabili con un clic dalla funzione Visualizza. Questo significa che tra la data ricezionee la data in cui tu riuscirai a visualizzare la fattura potrebbe esserci una piccola differenza.
La data ricezione di una fattura passiva però, rappresenta il valore ufficiale ed è questa la data che devi prendere in considerazione ai fini della detrazione dell’IVA.
Nei casi di mancata consegna di una fattura, il SdI notifica l'evento a chi ha emesso la fattura. Secondo quanto stabilito dalla legge, chi emette la fattura non consegnata deve comunicartelo suggerendo di recuperarla dalla tua area riservata sul portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate.
In questo caso, la fattura risulterà consegnata solo nel momento in cui ne prenderai visione sul portale, poiché la piattaforma memorizza la data di consultazione. Fino a quel momento anche se la fattura viene anticipata in modo cartaceo/PDF, l'IVA non è detraibile.
Sebbene le imprese in regime forfettario e in regime di vantaggio siano esonerate dall'obbligo di trasmettere le fatture elettroniche ai loro clienti tramite il SdI, nulla vieta loro di adottare comunque questa modalità.
Al contrario, le fatture di acquisto ricevute da fornitori non rientranti nei suddetti regimi,dovranno essere trasmesse da questi ultimi come fatture elettroniche tramite il SdI.
Il fornitore metterà a disposizione una copia della fattura elettronica in formato analogico. Nella sezione delle informazioni anagrafiche del file della fattura elettronica dovrà essere inserito il Codice Destinatario convenzionale 0000000.
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Sì, è possibile a patto che il tuo referente alla consultazione o alla gestione delle fatture inserite in Legalinvoice PRO, sia in possesso di una casella PEC InfoCert. Verificato ciò, chiedi l'indirizzo corretto e la User ID di accesso: ti serviranno per l'abilitazione.
Per maggiori dettagli, consulta il tutorial.
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L' art. 1 terzo comma del Decreto Legislativo 5 agosto 2015 n. 127, così come modificato dall’art. 1 comma 909 della legge 27 dicembre 2017 n. 205, stabilisce che:
"Le fatture elettroniche emesse nei confronti dei consumatori finali sono rese disponibili a questi ultimi dall’Agenzia delle Entrate nel Cassetto Fiscale del consumatore; una copia della fattura elettronica in formato analogico sarà messa a disposizione direttamente da chi emette la fattura. Nella sezione delle informazioni anagrafiche del file della fattura elettronica dovrà essere inserito il codice destinatario convenzionale 0000000."
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